Alessandria, dipendenti del Comune occupano la sede per non essere licenziati

par Samanta Di Persio
martedì 12 febbraio 2013

 

Nel giugno del 2012 Alessandria è stato il primo Comune d’Italia ad essere dichiarato in dissesto finanziario dalla Corte dei Conti che aveva riscontrato un debito che superava i 100 milioni di euro e la sussistenza di numerose irregolarità ed anomalie nella gestione contabile e finanziaria dell’Ente e rilevava una complessiva situazione di criticità finanziaria.

Oggi il conto lo stanno pagando i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Stefano Bianco, dipendente del comune, afferma: “Le previsioni più nere si stanno avverando: Alessandria è il primo comune in default con sindaco, assessore al bilancio e ragioniere capo, della passata giunta (di centrodestra Nda), indagati per gravi reati.

Da dieci giorni a questa parte la situazione è degenerata: per risanare il bilancio la nuova giunta di centro sinistra ha iniziato, da un giorno all’altro, a chiudere servizi e a lasciare a casa i lavoratori (che finiscono per pagare abusi e reati commessi da altri). In città il clima è pessimo: si teme l’effetto domino con centinaia di lavoratori delle partecipate prima e dipendenti del Comune poi a casa, senza lavoro e l’apertura di una emergenza economica e sociale.

Dopo cinque giorni di presidio sotto il Comune, una manifestazione con corteo, in cui è scesa al nostro fianco la città, da oggi partiremo con l’occupazione a oltranza – almeno nelle intenzioni – degli uffici dell’Informagiovani (uno dei servizi chiusi: principalmente sociali, culturali, educativi e alla persona).”

In questo caso gli amministratori hanno dimostrato l’incapacità di gestire la cosa pubblica per raggiungere il benessere collettivo e chi paga il prezzo più alto sono i cittadini, i lavoratori del comune.


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