Alemmanno dedicherĂ  una nuova strada: Via Bettino Craxi

par Beniamino
sabato 21 febbraio 2009

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha annunciato che presto la nostra Capitale dedicherà una via, a titolo di “doveroso omaggio e riconoscimento” , a “un grande leader che ha anticipato la modernizzazione del Paese”: Bettino Craxi.
 
Si, Bettino Craxi, proprio lui: quello che si presentò alla Camera il 29 aprile del 1993 e in un famoso discorso tuonò: "Basta con l’ipocrisia! tutti i partiti si servono delle tangenti per autofinanziarsi, anche quelli che qui dentro fanno i moralisti”. La sua linea di difesa fu incentrata sulla tesi secondo cui i finanziamenti illeciti sarebbero stati necessari alla vita politica dei partiti e, quindi, più che dichiarare se stesso innocente, Craxi giungeva a sostenere che egli era colpevole né più né meno di tutti gli altri, come se questo rendesse meno grave il suo reato. “Scusante”, questa, che poi si rivelò falsa: in un caso (sentenza ENI-SAI) la sua condanna definitiva fu per corruzione, e non solo per finanziamento illecito di partito; in altri casi sentenze - non passate in giudicato solo per il decesso dell’imputato - sostennero in motivazione che Craxi aveva utilizzato parte dei proventi delle tangenti (circa 50 miliardi di lire) per scopi personali (Finanziamento del canale televisivo Gbr di proprietà della sua concubina Anja Pieroni, acquisto di immobili, affitto di una casa in costa Azzurra per il figlio).

Piano piano emersero sempre più prove contro di lui: con la fine della legislatura e l’abolizione dell’autorizzazione a procedere, per Craxi si fece sempre più vicina la prospettiva di un arresto e il 5 maggio 1994 decise di scappare ad Hammamet in Tunisia, protetto dall’amico Ben Alì. La latitanza – definita dal leader socialista come "esilio" – fu percepita dall’opinione pubblica come una fuga. In precedenza, il 29 aprile del 1993 la Camera dei Deputati aveva negato l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti provocando l’ira dell’opinione pubblica e facendo gridare allo scandalo numerosi quotidiani ( a quell’epoca ancora la gente si indignava e protestava, pensate ). Nella stessa aula seguirono momenti di tensione, con cui i deputati della Lega e del MSI gridarono "ladri" ai colleghi che avevano votato a favore di Craxi. Tra l’altro la via di Roma che sarà dedicata all’unico premier corrotto (Craxi è stato condannato con sentenza passata in giudicato a 5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo Eni-Sai e a 4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le mazzette della metropolitana milanese) e latitante della storia dell’Occidente sarà quella antistante l’hotel Raphael. Una scelta non casuale: proprio lì, nell’aprile ’93 gli elettori del Msi, e poi di An e poi di Alemanno tirarono le monetine a Bettino urlando «via Craxi». Ora saranno contenti.
 

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