Aldo Forbice e la disinformazione

par Elia Banelli
giovedì 4 dicembre 2008

L’altro giorno durante la trasmissione radiofonica "Radio Anch’io" con Giorgio Zanchini, si è accennato dell’articolo di Sergio Rizzo sul Corsera, relativo all’ennesimo sperpero di fondi pubblici in Molise, dopo il terribile terremoto del 2002.

In studio c’era Antonio Di Pietro che ha prontamente espresso il rammarico per la "sua terra", vittime oltre che delle calamità naturali anche della mala politica, incarnata in questa occasione dal governatore della regione Michele Iorio (Forza Italia).

L’episodio curioso è avvenuto in serata sempre su Radio Uno durante la puntata di "Zapping", condotta da Aldo Forbice, dove tra gli interventi degli ascoltatori si è tornato a parlare del Molise, insieme all’imprenditrice Marina Salomon e gli altri ospiti.


D’improvviso Forbice sveste i panni del moderatore (che in realtà indossa di rado) e fa un’affermazione alquanto precisa: "Ma il moralista Antonio Di Pietro cosa dice di tutto questo? Non ha fatto nulla!".
Evidentemente Aldo Forbice non segue le trasmissioni della Radio per cui lavora, altrimenti la mattina stessa avrebbe ascoltato le parole "sconfortate" di Di Pietro sulla vicenda e la netta condanna dell’operato dell’amministrazione di Michele Iorio.

Il giornalista di Zapping non sa, o finge di non sapere, che Massimo Romano, un consigliere regionale dell’Italia dei Valori, ha tempestato di interrogazioni la giunta molisana, come documentato dallo stesso articolo di Sergio Rizzo (che il dottor Forbice forse non ha letto).
Così gli ascoltatori di Radio Zapping penseranno che il "moralista" Antonio Di Pietro non ha fatto nulla o si è disinteressato del Molise, quando la realtà (e la stessa emittente in un altra trasmissione ed in un’altra fascia oraria) hanno testimoniato l’esatto contrario.

L’obiettivo dell’articolo non è prendere le difese d’ufficio dell’onorevole Di Pietro (non ne ha bisogno), ma constatare il modo subdolo con cui alcuni giornalisti fanno disinformazione in radio, ingannando il pubblico.
E’ anche così che si arriva al voto (tra poco le elezioni abbruzzesi) con una interpretazione completamente distorta dei fatti.


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