Alcol alla guida, norme più severe.... e più inutili

par Federico Punzi
lunedì 15 dicembre 2008

Puntualmente si verifica l’incidente mortale dovuto all’alcol e si riparla di inasprire i limiti. C’è già una proposta di legge per abbassare la soglia per il ritiro della patente dallo 0,5 allo 0,2% di tasso alcolico (espresso in grammi di alcol ogni 100 ml di sangue). Non hanno ancora capito che per combattere la guida in stato di ebrezza servono più controlli, non limiti più bassi, perché sono già ridicolmente prossimi allo zero. Cosa faranno una volta che l’avranno raggiunto? Porranno il limite al di sotto dello zero?

Siamo già al paradosso che il malcapitato automobilista modello che si fa un paio di birre o di bicchieri di vino a cena rischia di vedersi sospesa la patente. Ma le probabilità di beccare l’ubriaco al volante prima che compia un massacro sono quasi inesistenti. In Italia si eseguono ogni anno un milione di alcol-test, contro i dieci milioni in Francia. L’automobilista italiano ha una possibilità ogni 74 anni di essere fermato per un controllo di questo tipo.


Sarei poi curioso di conoscere la percentuale di automobilisti coinvolti in incidenti che presentano un tasso alcolico inferiore allo 0,5 o persino all’1%. Tra l’altro, con i limiti attuali già rischiamo di attribuire all’alcol incidenti causati in maniera preponderante da ben altri fattori. Se ti capita di bere un paio di bicchieri di vino e di avere un incidente, anche se probabilmente quella quantità di alcol avrà contribuito in modo insignificante, il sinistro verrà comunque catalogato tra quelli dovuti all’alcol.

E in quanti casi che leggiamo sui giornali l’"ubriaco alla guida" schiaffato in prima pagina non era affatto tale, ma lo è diventato in ragione di una quantità d’alcol che si assume normalmente in un pasto? E vogliamo parlare dei casi di sonnolenza dopo i pasti? Perché non porre dei limiti anche ai grammi di pasta ingeriti prima di mettersi al volante?

In Italia siamo dei campioni nel darci delle leggi impossibili da rispettare, violarle praticamente tutti, e non risolvere mai nulla.


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