Alcoa: manifestazione a Roma per il futuro degli operai, scontri con la polizia - Video e Foto

par Giuseppe Ottaviano
lunedì 10 settembre 2012

Momenti di tensione oggi a Roma, durante la manifestazione dei lavoratori dell’Alcoa, ci sarebbero una quindicina di feriti tra forze dell’ordine e manifestanti.

Piccole lamine di alluminio, chiamate tecnicamente provini, sono state disposte davanti al ministero, formando un suggestivo tappeto, come simbolo dell’Alcoa, per ricordare cosa fanno gli operai, per rappresentare il lavoro che intendono difendere: "Volevamo far vedere cosa è il nostro lavoro - spiega un operaio - cosa difendiamo, l'anima di tanti giorni, mesi, anni di fatica. Una fatica che amiamo e che ora rischiamo di perdere", "questi 'provini' rappresentano gli operai Alcoa - aggiungono i manifestanti -, siamo noi e ciò che difendiamo".

Quando il corteo arriva davanti all’ingresso del Ministero per lo sviluppo Economico, inizia il lancio di oggetti e bombe carta verso il cancello presidiato dalle forze dell’ordine. Un manifestante è rimasto ferito mentre cercava di evitare una bomba carta, subito soccorso e portato in ospedale dalla polizia.

"Una persona era a terra svenuta e loro hanno continuato a camminare e dare colpi difronte a mille testimoni" afferma uno dei manifestanti parlando degli scontri con la polizia.

Stamattina Stefano Fassina, responsabile per l’economia e il lavoro del Pd, era stato allontanato da alcuni manifestanti mentre rilasciava un’intervista: "Capisco perfettamente la tensione che gli operai dell'Alcoa stanno vivendo, ovviamente la violenza non è tollerabile. Ero davanti al ministero in supporto agli operai". Gli operai gridando “bastardi ci avete deluso” si erano avvicinati a Fassina costringendolo alla ritirata. Oggi non c’è spazio per le vetrine politiche, oggi non serve rilasciare interviste per risolvere la situazione, gli operai sono disperati e "disposti a tutto" come scritto sulle maglie di alcuni di loro. Quello di cui si sta discutendo all’interno del ministero è il loro futuro, quello delle loro famiglie.

"Dobbiamo dare loro una prospettiva, allestendo, progettando e investendo su un piano per l'energia a basso costo. Questa è l'unica soluzione, lo dovrebbero sapere, il governo deve fare il suo dovere, deve prendere in carico la situazione perché non si può lasciare questa zona a se stessa: senza l'attività produttiva, c'è solo il deserto industriale e anche umano" ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che questa mattina era a piazza della Repubblica per sostenere i lavoratori.

Il sottosegretario De Vincenti, in costante contatto con il ministro Corrado Passera, ha ribadito la forte convinzione del governo a risolvere la questione, mentre Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim-Cisl, parla di un interessamento del gruppo svizzero dell’alluminio Klesch, l’unico fino adesso ad aver manifestato un forte interesse per gli stabilimenti sardi. L’Alcoa ha già fatto sapere di essere disponibile a trattare con chiunque dimostri interesse.

A manifestare a Roma anche i tre operai rimasti asserragliati a 66 metri d’altezza sul silos dell’Alcoa, presenti anche 23 sindaci dei principali centri Sulcis-Iglesiente.

Direttamente da Torino è intervenuta anche il Ministro del Lavoro Elsa Fornero: «Noi siamo vicini ai lavoratori dell'Alcoa e ci sentiamo di spiegare loro lo sforzo che il governo sta facendo per cercare di tenere in piedi quei posti di lavoro, ma devono essere sostenibili economicamente, cioè non possono essere tenuti in piedi così. Non ci preoccupa la manifestazione, ci preoccupa tutto il problema dell'Alcoa».


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