Al mare? In treno. Ieri pomeriggio,...

par Antonio Pavolini
venerdì 8 agosto 2008


Al mare? In treno.

Ieri pomeriggio, sulla FR3 Roma Ostiense-Cesano. Una signora comincia a lanciare insulti contro le ferrovie. Le chiedo il motivo, e mi risponde: "mi hanno detto che questo treno non effettua fermate intermedie, invece si ferma di continuo". Le faccio una domanda ingenua: "ma chi le ha dato questa informazione?" Risposta: "Le persone che aspettavano alla stazione Valle Aurelia". Quindi non un ferroviere, un funzionario, oppure un orario sbagliato, un tabellone elettronico. No: la fonte delle informazioni sbagliate erano i clienti, e se i clienti sono disinformati la colpa è delle ferrovie.

Eppure l’orario affisso a Valle Aurelia era giusto. L’annuncio acustico era corretto. Il tabellone elettronico riportava le informazioni correttamente. Ecco qual è il rischio: se ci abituiamo, per sfiducia verso le ferrovie, a ignorare i canali di informazione istituzionali, e ci fidiamo delle informazioni ricevute dal primo che passa, il risultato è che i clienti , anche quando il disservizio non c’è, lo creano loro. Un disservizio di riflusso.

Su scala più grande, se le ferrovie vengono percepite per default come un mezzo di trasporto sfigato, e le persone non prendono più treni regionali, non c’è da soprendersi se Trenitalia investe tutto sulla TAV, che è ancora ammantata di un qualche fascino inafferrabile, e taglia i servizi locali, di cui invece - specie intorno alle grandi città - c’è un gran bisogno.
Pochi romani sanno, ad esempio, che in treno è facile ed economico arrivare al mare, invece di infilarsi negli eterni ingorghi del weekend. L’unico treno a cui è riconosciuta questa funzione è la ferrovia Roma-Ostia, che non è gestita da Trenitalia, e che non mi pare che brilli granchè per decoro ed efficienza del servizio.



Con la FR5, invece, si arriva da Termini, Ostiense, Trastevere e San Pietro, in treni abbastanza rapidi e comodi, a Ladispoli e (molto meglio) Santa Severa, con fermate a 10 minuti a piedi dalla spiaggia.

Per chi preferisce il litorale sud, con la FR8 si arriva in un’ora da Termini a Lavinio, con la Fermata di Marechiaro a 10 minuti a piedi dal bagnasciuga, in un punto dove si fa un bagno niente male.

Provate ad arrivarci con la simpatica combinazione Pontina-Laurentina, che so, un sabato mattina. Perchè le ferrovie non pubblicizzano meglio questi servizi, si cui la stragrande maggioranza della gente semplicemente ignora l’esistenza? E’ un caso evidente di situazione lose-lose, in cui le FS interpretano il ruolo di un gigantesco Tafazzi che però si consola guardando la gente intrappolata nelle lamiere. Complimenti.




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