Al Senato della Repubblica non interessa la corruzione

par Dr Gottardo
giovedì 5 febbraio 2015

Il 3 febbraio 2015 il nuovo Presidente della Repubblica asserisce che la lotta alla corruzione è una priorità assoluta. Quasi in concomitanza, il Senato respinge a maggioranza la richiesta del disegno di legge anti corruzione, i cui lavori sono fermi da due anni.

Il 3 febbraio 2015 il nuovo presidente della repubblica, Sergio Mattarella, faceva il suo discorso d'insediamento, di 30 minuti, interrotto da ben 42 applausi dei politici presenti. Segno che il discorso è stato molto apprezzato:

«La Corruzione ha raggiunto livelli inaccettabili.», «È allarmante la diffusione delle mafie, antiche e nuove.». Infine, testualmente: «La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute.». ASSOLUTE! Applausi scroscianti, perfino in piedi.

Di lì a poco, in Senato, il Movimento 5 Stelle tornava a chiedere di calendarizzare (cioé, discutere) nella settimana successiva il pacchetto di leggi anticorruzione fermo in Senato da nove mesi (in realtà sono due anni, ma nel maggio 2014 lo stesso presidente Pietro Grasso dichiarava che l'esame sarebbe iniziato il successivo 10 giugno; nulla è successo, non ostante i ripetuti richiami, per 9 mesi). Il risultato della votazione è stato che M5S e frazioni di altri gruppi hanno votato a favore con 49 voti, i rimanenti hanno votato contro con 134 voti, compresa (parte della) Lega che anni fa inveiva contro "Roma ladrona".
(Fonti: http://news.leonardo.it/corruzione-...
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...)



C'è una doppia faccia nella politica dei partiti: quella pubblica, fatta di promesse e finti buoni propositi, e quella reale, fattiva, quella che conta, composta da opportunismo, disonestà, ricerca del potere e dei privilegi. La corruzione italiana, che vale 13 miliardi - lo 0,8% del PIL, è quella che finanzia potere e privilegi. E va detto che questi 13 miliardi sono il solo costo vivo: le implicazioni della corruzione vanno al di là dei semplici costi.

Ma i partiti hanno altro da fare, piuttosto che occuparsi delle "priorità assolute": a esempio pensare alla Banca dell'Etruria, depenalizzare fino al 3% l'occultamento di reddito, fare condoni, rivedere le pene per il reato di voto di scambio e simili. Hanno altro da fare: imbonire con "Le Riforme", in modo ossessivo. E, di nuovo, la doppiezza si mostra totalmente anche riguardo alle "Riforme": sì, perché le riforme che intendono loro non sono quelle che servirebbero.

Insomma: il discorso di Mattarella è stato accolto, più che nella parte in cui stigmatizzava la corruzione, in quella che riguardava l'antipolitica. Perché la corruzione è funzionale alla politica (quella intesa da PD ed FI, principalmente): serve per comprare voti, raccogliere fondi, piazzare amici nei posti giusti, sovvenzionare la stampa di regime.

L'antipolitica è l'altra faccia, pericolosissima, che mira a liberarci da questo sistema marcio facendo proposte reali, praticando la trasparenza, non votando schede bianche, tagliando i privilegi e introducendo regole che affossano la casta.
 


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