Aivoglia a chiamarci fogna e colerosi

par Antonio Vergara
venerdì 21 novembre 2008

Mi fido del resoconto dei colleghi quando raccontano di una situazione allucinante vissuta domenica allo stadio di Bergamo, durante la partita Atalanta-Napoli. Durante tutta la partita - finita 3-1 per i padroni di casa - la tifoseria dell’Atalanta ha rivolto cori razzisti verso i napoletani: non il Napoli calcio ma i napoletani in genere. Ovviamente nessuno s’è preso la briga di sospendere la partita perché, ormai, questi tipi di cori sono il normale corredo di tutte le partite del Napoli in trasferta. I cronisti raccontano anche di un tentativo di invasione di campo con i tifosi che volevano scavalcare la vetrata che divide il campo dagli spalti. Sono saliti persino sopra le coperture delle panchine e inveivano - con annesso lancio di oggetti - contro la tribuna stampa, nella zona riservata ai giornalisti napoletani. Alla fine dell’incontro il gruppo dei giornalisti campani è stato fatto oggetto di cori, insulti e minacce da parte di un migliaio di ultras atalantini che li attendevano. Tutta questa guerriglia per il giudice sportivo, Tosel, non è esistita. Nelle decisioni di oggi ha comminato mille euro di multa alla società calcio Atalanta per frasi irriguardose pronunciate da Doni all’indirizzo dell’arbitro. Il razzismo verso i napoletani resta ancora impunito. Aivoglia a chiamarci fogna e colerosi.


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