Ah, la storica vittoria
par mario albrizio
giovedì 13 giugno 2013
Mentre i tromboni di Roma festeggiano la storica "vittoria" di aver cacciato fuori dalle urne la maggioranza degli elettori.
Mentre i pd della base urlano (inutilmente?) che no, il merito è dei territori e delle candidature dal basso.
Mentre i pdl lamentano anche loro (inutilmente?) il tracollo per le candidature scelte dall'alto (ma entrambi dov'erano negli ultimi vent'anni di nomine dall'alto? dove, negli ultimi vergognosi 8 anni di "porcellum" che avrebbero dovuto riempire le piazze per imporre il rispetto della Costituzione?).
Mentre la Lega (il "cambiamento" di ieri) si sbriciola e il M5S (il "cambiamento" di cinque minuti fa) affonda nel vuoto di una strategia più inesistente che inconsistente mi tocca purtroppo condividere (ahimé) l'analisi di Letta: al di là dei nomi, davvero "ha vinto il governo larghe intese".
Cioè quello che può dare più "benefici" individuali, di categoria e di partito, a spese del bene comune e del benessere di tutti.
La mafia clientelare di sempre.