Agrigento: crisi agricola

par mariagrazia brandara
venerdì 26 febbraio 2010

In questo momento di grande difficoltà per il mondo agricolo e in particolare per le aziende del settore e le loro famiglie della nostra isola condivido pienamente la nota dell’Azione Cattolica della diocesi di Agrigento e la sensibilità dimostrata nell’avvertire l’urgenza che i problemi sollevati dagli agricoltori trovino adeguata attenzione nei responsabili della Cosa Pubblica a tutti i livelli.

Allo stesso modo mi ritrovo interamente nel documento della Chiesa Agrigentina, rappresentata dagli organismi di partecipazione ecclesiale diocesani presieduti dal Vescovo, mons. Francesco Montenegro.

Il mondo del lavoro, a tutti i livelli, sottolinea giustamente il documento, ha un forte bisogno di giustizia sociale che passa attraverso interventi pubblici mirati a sostenere chi è in difficoltà; interventi finanziari che diano accesso al credito per risollevare il comparto; interventi culturali che aiutino gli operatori non solo a produrre la materia prima ma anche a saperla commercializzare.

Per questo si chiede, opportunamente, a chi ha responsabilità politiche, dopo le tante inadempienze del passato, che sia più attento al mondo dell’agricoltura mettendosi in ascolto degli operatori, dichiarando lo stato di crisi e facendo in modo che vi sia una giusta politica dei prezzi che non penalizzino i prodotti della nostra terra; che si attivino i sistemi di controlli affinché i contributi siano meglio valorizzati, non vi siano speculazioni che poi ricadano su tutti gli altri e la tracciabilità dei prodotti sia resa obbligatoria per legge.

Per questo si condivide l’invito rivolto ai cristiani di buona volontà a socializzare alcune scelte che indichino uno stile di vita nuovo e che passa attraverso: l’impegno per il rispetto della legalità, la promozione di prodotti locali ben certificati, la sobrietà evangelica che ci porta a consumare bene evitando lo spreco del consumismo, la manifestazione della solidarietà con qualche segno forte.


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