Agnelli e buoi dei paesi tuoi: la protesta dei pastori sardi

par Vanessa
mercoledì 20 ottobre 2010

I pastori sardi protestano e chiedono soluzioni immediate, il Governo deve tenerne conto senza tirarsi indietro, ancora una volta, di fronte alla gravissima crisi di migliaia di aziende agropastorali arrivate allo stremo.

Il Movimento dei Pastori Sardi (MPS) chiede alla Regione urgenti misure di sostegno per un settore che soffre a causa degli altissimi costi di produzione, talvolta superiori anche del 50% rispetto al resto dell'Europa.

La burocrazia è esasperante e il carico eccessivo dell'imposizione contributiva del settore ha inevitabilmente condotto ad una profonda crisi.

I pastori sardi attendono da troppo tempo e purtroppo, l'ennesima manifestazione svoltasi a Cagliari il 19 ottobre, è sfociata in una vera e propria guerriglia.

Il MPS, guidato da Felice Floris, si è mosso autonomamente, senza confondersi con altre organizzazioni sindacali, per ottenere quanto promesso dalla Giunta regionale e per controllare che nei porti sardi non arrivasse altro bestiame "taroccato".

Il Movimento vuole impedire a tutti i costi che la carne proveniente da mezzo mondo venga spacciata per carne sarda soltanto perchè la macellazione avviene in Sardegna.

Oltre 40 feriti e 5 arresti durante la battaglia davanti al Consiglio regionale.

Lacrimogeni, manganelli, pietre e lanci di bottiglie, 15 lunghi minuti di autentico terrore ("La Nuova Sardegna").

Tutti i quotidiani nazionali hanno riportato la notizia, inutile aggiungere altro.

I pastori sardi costituiscono uno dei patrimoni della nostra isola, i politici dovrebbero svegliarsi e prendere una giusta decisione.

Oggi, alle 16.00, il Consiglio regionale comunicherà le sue decisioni.


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