Agenzie (di illusioni) matrimoniali

par Factotum
lunedì 17 novembre 2008

Quella delle agenzie matrimoniali non è altro che l’ennesima variante sul tema : “Come spennare i soliti polli senza correre soverchi rischi di denuncia per truffa”.
 
L’agenzia, infatti, anche se si fregia indebitamente del titolo di “matrimoniale”, si obbliga semplicemente a fornire al cliente “il maggior numero possibile di contatti interpersonali" (la cosiddetta “obbligazione di mezzi”), non certo a trovargli a tutti i costi l’anima gemella o addirittura portarlo all’altare.
 
Nello stesso tempo però fa di tutto per illuderlo, a parte l’insegna fasulla: intanto, non sempre spiega preliminarmente e con la dovuta chiarezza al cliente che essa non garantisce affatto il risultato sperato, anzi non di rado lo incoraggia a firmare garantendogli che col suo fascino da latin lover non avrà problemi di sorta ad impalmare qualche bella squinzia; poi cerca di protrarre il contratto almeno fino a due anni (sperando che il cliente trovi al più presto l’anima gemella, chè in tal caso avrà realizzato il massimo profitto col minimo sforzo), spiegandogli che in questo modo avrà più possibilità di centrare il bersaglio. 
 
Il cliente maschio che bussa a queste porte, dal canto suo – nonostante quello che si affannano a dirgli i furbastri che vi lavorano (“La gente si iscrive da noi perché sa di avere così maggiori possibilità di trovare qualcuno all’altezza delle sue aspettative" e menate del genere ) e che a volte può fargli piacere credere (per autoconsolazione) – è arrivato proprio alla frutta (per le donne è diverso, tra loro ci può essere davvero quella che cerca il “principe azzurro” delle fiabe, oppure la donna di una certà età e magari straniera che può trovare disdicevole girare per locali e luoghi pubblici in cerca del partito giusto; ma ci sono anche le agenzie che le donne le iscrivono gratis). Quindi, con tutta probabilità ha la mente obnubilata dal bisogno e disposto a firmare qualsiasi cosa gli si proponga.
 
Ma torniamo alla formula principe del contratto che vi si propina (che tra l’altro i furbastri non vi consentono di portare a casa per rifletterci sopra con calma magari con l’apporto di qualche avvocato): “L’agenzia s’impegna a promuovere relazioni sociali a favore del cliente al fine di procurargli il maggior numero possibile di contatti interpersonali". Come si vede, assoluta genericità e vaghezza degli impegni scritti col cliente (quanto a quelli verbali, non è raro sentirsi proporre mari e monti, al che uno si chiede: ma possibile che questa gente che si dice essere ricca, bella e di cultura sia ancora “single”?): non c’è nessuna indicazione precisa sul numero dei contatti “garantiti”, che ben possono dunque ridursi ad un numero assai esiguo a totale discrezione dell’agenzia, che avanzerà a sua giustificazione i motivi più vari, come ad esempio la difficoltà a reperire nel suo catalogo soggetti del tipo di quelli descritti dal cliente, anche se si tratta di richieste normalissime (giustificazione valida anche per spiegare la proposta di soggetti prive delle caratteristiche richieste: così si potrà ad es. proporre una donna con figli a chi ha chiesto di incontrare solo soggetti senza figli, spiegandogli che “è difficile trovare donne di una certa età senza figli “) e via di questo passo. 
In realtà, spesso si inviano al cliente schede di gente, donne in particolare, italiane soprattutto, che non hanno alcuna vera intenzione di fare nuove conoscenze, a meno che non capiti qualche Rockfeller magari piacente, e che si sono iscritte per hobby, specie se non si paga, ma quelli te le rifilano lo stesso, tanto per fare numero. 
Se quindi alla fine ti ritrovi un pugno di mosche in mano e provi a protestare, ti rispondono che sei tu che non ci sai fare o che hai pretese eccessive etc,etc.
Aggiungiamoci poi che queste agenzie, anche le più affermate, sono soggette ad un turn-over di personale davvero impressionante, et pour cause, trattandosi di un mestiere un po’ troppo particolare (l’Eliana Monti, ad esempio, una delle più radicate sul territorio, pare assuma soprattutto ragazze giovani, magari neolaureate in psicologia, che costano poco e fanno bella presenza, le quali accettano come primo lavoro, in mancanza d’altro, ma appena possono filano via per lavori un po’ più “dignitosi”).
Per cui uno si ritrova di mese in mese ad avere a che fare con personale diverso, con cui ogni volta deve riprendere il filo del discorso interrotto, fidando a questo punto soltanto nel buon Dio e nella buona volontà di chi gli sta di fronte (ma a torto, visto che costoro si sentono prima di tutto dipendenti impegnati ad accrescere il profitto del loro padrone e assai difficilmente prendono a cuore il problema del cliente, come pure sarebbe necessario in un mestiere del genere).
Poi ci sono le trappole diaboliche, del tipo ragazze dell’est, (in genere bellissime fotomodelle) che si iscrivono presso tutte le agenzie matrimoniali disponibili e vivono gestendo i numerosi incontri con il clienti (scelgono sempre i professionisti denarosi) delle agenzie matrimoniali.
Inutile dire che le agenzie che acconsentono a tenere il loro profilo all’interno del proprio catalogo sono ancora meno serie delle altre.
Quanto alle agenzie che propongono solo ragazze dell’est, spiattellando fotogallery di bellissime donne russe o ucraine o romene etc. da raggiungere a casa loro (così alle spese di iscrizione si aggiungono quelle del viaggio), ecco cosa accade di solito al malcapitato turista della speranza: si ritroverà nel migliore dei casi in una sala di aspetto a competere con un minimo di 20-30 clienti suoi connazionali (tanti sono gli italiani che mensilmente approdano ad ognuna di queste spiagge del desiderio insoddisfatto).
Un consiglio, dunque, a chi voglia a tutti i costi intraprendere questa strada assai perigliosa: passare prima da un’associazione di consumatori e farsi buttar giù un facsimile di contratto coi controfiocchi da opporre all’immancabile contratto-capestro della controparte.
Perché altrimenti non c’è uno straccio di legge che ci tuteli da queste vere e proprie “truffe legalizzate”.

 


Leggi l'articolo completo e i commenti