Agenzia unica per le ispezioni

par Alessandro Menini
martedì 9 dicembre 2014

Jobs Act, i decreti da attuare.

Un milIardo e duecento milioni di euro. Tanto potrebbe costare ogni anno lo smantellamento della Vigilanza Ispettiva dell’INPS, l’Ente con il bilancio secondo solo a quello dello Stato. Cosi il Presidente del Consiglio ed il Ministro Poletti vogliono semplificare la P.A.? Con il riempimento dei fogli bianchi delle deleghe inserite nel Jobs Act, potrebbe costituirsi una nuova Agenzia, con nuovi dirigenti e un nuovo direttore generale, con lo scopo di evitare la fastidiosa sovrapposizione dei controlli Inps, Inail e del Ministero del Lavoro, che segnaliamo essere stata stimata nell’1,3 % di possibilità annue. Rilevando che sono decine gli organi preposti ai controlli, poiché tante sono le differenti materie da verificare, e che quindi accorpandone tre ne rimarrebbero un’altra ventina, non si comprende la necessità di smantellare una delle eccellenze della P.A., funzionari che combattono quotidianamente, e con profitto, l’evasione contributiva in tutte le sue forme criminali.

Gli stessi Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, nel libro Se muore il Sud, hanno scritto: «non c’è funzionario pubblico che renda allo Stato quanto rendono gli ispettori Inps… ciascuno di loro ha recuperato mediamente, negli ultimi dieci anni, 9,8 milioni di euro». Quindi, dagli annunci di una maggiore incidenza alla lotta nei confronti del malcostume di non pagare le tasse, si passa al congelamento di 1400 ispettori specializzati, al loro dislocamento in nuove strutture, all’assoggettamento a forme contrattuali diverse da quelle sottoscritte, alla distrazione dalla salvaguardia della tenuta contributiva e quindi anche pensionistica. La ricaduta sarà disastrosa. Quello che si accerta ogni anno è un importo che si può quantificare, ma tutto ciò che si previene, ad esempio annullando i rapporti di lavoro fittizi e quindi impedendo l’erogazione di prestazioni indebite, è una cifra almeno dieci volte superiore.

Il Presidente Renzi è consapevole che questa operazione potrebbe creare il default dell’Inps? Che questa assurda manovra aggraverebbe lo sbilanciamento dei conti pubblici nei prossimi anni di decine di miliardi? Eppure il sistema per semplificare ad un reale costo zero l’attività ispettiva di questi tre soggetti ci sarebbe, e la vogliamo, in maniera ovviamente sintetica, condividere con chi ha in mano il destino di un Paese. L’Agenzia unica delle ispezioni sì dovrebbe opportunamente chiamare Agenzia di coordinamento delle Ispezioni. In questa dovrebbe confluire solo il personale delle DRL e delle DTL, all’interno delle attuali strutture già giacenti sul territorio. Per questi funzionari sarà riscritto il contratto e garantita una giusta e corretta retribuzione, in linea con gli altri corpi ispettivi. All’Agenzia sarà affidato il compito di coordinare le attività di vigilanza svolte anche da Inps e Inail, e collaborare con gli altri soggetti che operano controlli su altre competenze. Sarà costituita una banca dati unica e ci sarà l’obbligo di segnalare dal giorno dell’accesso ed entro 48 ore dall’inizio delle ispezioni la ditta che si sta verificando.

Ogni ispettore avrà il compito di raccogliere una serie di documenti “base” che ogni altro Organo potrà richiedere attraverso Pec in qualsiasi momento. Alla chiusura del verbale, questo, sempre per via elettronica, sarà notificato a tutti gli Enti di pertinenza. Il risparmio derivante dalla digitalizzazione servirà per garantire le risorse per gli adeguamenti contrattuali dei dipendenti dell’Agenzia. Così facendo sì renderà più snella e proficua l’attività investigativa e questa operazione sarà realmente a costo zero per le casse dell’Erario. Tutto molto lineare: risparmio, semplificazione, riduzione delle duplicazioni di intervento, nessuna necessità di formare nuovi Ispettori e renderli onniscienti, mantenimento delle proprie caratteristiche contrattuali. Se questo percorso che ci pare condivisibile è così trasparente e semplice da realizzare, perché si vuole invece omologare e dirigere la lotta all’evasione da una unica regia che non conosce neanche la trama? Carissimi Presidente Renzi e Ministro Poletti, i danni all’Erario poi chi li pagherà?

Foto: Wikimedia.


Leggi l'articolo completo e i commenti