Afghanistan: guerra persa?

par Matt
martedì 24 agosto 2010

Quattro studenti americani hanno approfittato delle vacanze estive per spulciare tra lâultimo e scottante dossier rilasciato da WikiLeaks, the Afghan War Diary 2004 â 2010, e tradurre lâimmane numero di rapporti militari in una rappresentazione grafica che ci fornisce una chiara immagine di come si stia evolvendo il conflitto afghano.

Mike Dewar (Columbia Engineering), Drew Conway (NYU Politics), John Myles White (Princeton Psicology) e Harlan Harris (Kaplan), quattro studenti americani, hanno approfittato delle vacanze estive per spulciare tra l’ultimo e scottante dossier rilasciato da WikiLeaks, the Afghan War Diary 2004 – 2010. La pubblicazione della documentazione che ha fatto inferocire il Pentagono contiene oltre 91 000 rapporti militari statunitensi riguardanti il corso della guerra in Afghanistan dal 2004 al 2010, ove vengono descritti la maggioranza delle azioni militari implicanti l’esercito statunitense. Includono il numero di persone che si credono morte, ferite o catturate in ciascuna azione militare, insieme all’esatta posizione geografica di ciascun evento, il numero di effettivi coinvolti e il tipo di armi utilizzate.

L’importanza di tale pubblicazione sta, per i collaboratori di WikiLeaks, proprio nel gran numero di informazioni che vengono fornite. Se “la morte di decine di migliaia di individui è generalmente una mera statistica”, il dossier evidenzia i teatri di queste morti e gli eventi chiave dietro ciascuna di esse. Nell’immagine sottostante, un esempio dei vari report caricati da WikiLeaks.

I quattro studenti americani hanno pensato, nonostante l’ostico linguaggio dei rapporti militari e l’enorme quantità di essi, di tradurre in un video tutti i contatti avvenuti tra forze della coalizione e truppe talebane (scontri a fuoco, incidenti, attacchi e imboscate). La gran parte dell’opinione pubblica non ha potuto trarre alcuna informazione dalla mole di informazioni messa a disposizione da WikiLeaks, e sicuramente la visualizzazione grafica risulta più efficace:

 

Visualisation of Activity in Afghanistan using the Wikileaks data from Mike Dewar on Vimeo.

 

L’intensità del colore rappresenta il numero di “eventi” (più il colore è intenso, maggiore il numero di eventi registrati). La mappa è costruita giorno dopo giorno, dal 2004 al 2010, e il video scorre alla velocità di 10 giorni al secondo. A questo link Mike Dewar spiega come è stato costruito il filmato.
 

La rappresentazione grafica non sembra lasciare spazio a dubbi: la coalizione Nato sta perdendo la guerra in Afghanistan, i talebani guadagnano terreno, escono dalla zona orientale alla quale erano stati relegati e sembra siano a punto di prendere il controllo dell’arteria stradale più importante del paese (la linea gialla nella mappa).

Davide Casati, su Il Fatto Quotidianoaccenna al pericolo che incombe sui nostri militari, presenti nella regione di Herat (a nord-ovest, dove l’anello stradale si biforca).

Dopo quasi 10 anni guerra, sembra che l’obiettivo di restituire sicurezza e stabilità al governo afghano sia, quanto meno, distante. 

Leggi l'articolo completo e i commenti