Adesso basta!

par Cesarezac
lunedì 21 luglio 2014

Adesso basta! La maggioranza silenziosa, quella che non va nelle piazze a compiere devastazioni, a incendiare i blindati dei carabinieri, è stanca di subire la intollerabile persecuzione del suo leader. Silvio Berlusconi è un martire della libertà. I magistrati intellettualmente onesti, quelli che compiono con abnegazione, in silenzio, senza smanie di protagonismo, il loro delicatissimo lavoro, quelli che non sono organizzati in una sorta di partito politico eversivo, hanno cominciato a manifestare il loro disagio. Quelli che non sono affiliati in una conventicola, strumento principale di una congiura ordita coram populo dal grande vecchio ex-stalinista, quello che con un colpo di stato ignobile e spudorato, nel corso dell’anno 2011 ha destituito un presidente del consiglio designato dal popolo con un mercenario, rappresentante di quel potere economico causa della più esiziale crisi economica dopo quella del 1929, prezzolato anticipatamente con un lauto vitalizio a carico dei contribuenti, cioè delle stesse vittime del sopruso.

I magistrati integerrimi, che sono pur sempre la maggioranza, sono stanchi di subire, sì, subire lo strapotere dei colleghi politicizzati. Strapotere di cui essi stessi sono le prime vittime, causa del disdoro senza precedenti che sta macchiando come non mai l’autorevolezza, la credibilità, di quella che è la più delicata istituzione dello stato, che enormi danni ha recato all’economia del Paese e che da lustri gli provoca le giuste sanzioni comminate dall’Unione Europea. Questi signori, che sinora si sono fatti beffe dei referendum popolari, che allo scopo di tentare di arginare la loro arroganza intendevano responsabilizzare in qualche modo il loro modus operandi, accecati dall’odio, hanno perso ogni ritegno, hanno smarrito il senso della misura nell’accanimento persecutorio contro il leader, politicamente da loro avversato, Silvio Berlusconi.

Tralasciamo i continui ingenti salassi alle sue risorse economiche, alle sue aziende, ricchezza per il Paese, e veniamo al processo Ruby che lo ha visto clamorosamente assolto. Quanto è costata al Paese questa lunga persecuzione giudiziaria? Quanto stress ha dovuto subire la vittima e con essa i milioni di suoi affezionati sostenitori? Eppure, questo processo non sarebbe mai dovuto iniziare. I suoi stessi avvocati difensori non hanno brillato per acume. Si è trattato palesemente di una vertenza a carattere emulativo cioè persecutorio, di cui all’art. 833 del codice civile, nonché temeraria, cioè palesemente priva di fondamento.

Invito i lettori a fare un’indagine sui motori di ricerca per rendersi conto di come fraudolentemente si possono brandire le vertenze temerarie. Tra l’altro la formulazione dell’impianto accusatorio è risultata essere priva della querela della vittima designata che, anzi, ammette esplicitamente di essere sì, vittima, ma anziché di Silvio Berlusconi, dei suoi giudici carnefici. E’ incredibile e scandaloso che in tutto il mondo per anni si sia dibattuto su questa assurda vicenda. In ogni città, molte strade sono presidiate da prostitute di ogni età e nazionalità tra le proteste dei cittadini. Spesso si tratta di derelitte sfruttate impietosamente, esposte a pericoli di ogni genere e alle intemperie, il tutto tra la colpevole indifferenza generale. Ebbene le truppe d’assalto della giustizia di cosa si preoccupano? Di Ruby. E io pago, diceva il grande Totò.

 

Foto: Calcio Streaming, Flickr


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