Ad Arezzo la Via Crucis dei bus

par Piero Rossi
venerdì 19 agosto 2011

Siamo disperatamente alla ricerca nella cronaca locale e nazionale di spiragli di notizie in cui noi sudditi possiamo percepire un flebile cambio di rotta dall’immenso Moloch che ci sovrasta, che è lo Stato ed i suoi mille rivoli, sino ad arrivare alla realtà locale.

 

Una zoomata dal Centrale al Locale fatta di permanenza delle ginocchia, non su granoturco, ma su chiodi rugginosi.

E’ una ricerca disperata, ma prometto che alla prima notizia buona ci farò un articolo monumentale. Ho trattato varie volte l’argomento bus cittadini, perché tuttora quando viaggio io prediligo qualsiasi mezzo pubblico. Ti metti a sedere, non ti stressi, leggi, pensi, lavori, ti distrai. E’ un momento che se sei un professionista advanced del godimento della vita, puoi pienamente godere. Ma se sei su di un SUV, capisco che sei distante da questa frase.

I capitoli della mia Via Crucis del Bus si chiamano Il LancettaBus Perde il Tempo e Bus: Tornelli che non Tornano, ed i primi risalgono a oltre 2 anni fa. La Tiemme ha annunciato repressione a tolleranza zero sul mancato possesso dei biglietti a bordo.

In più di un articolo ho trattato l’argomento su come risolvere il problema dell’emissione dei biglietti, dell’accertarsi che i passeggeri ne siano muniti, e di risparmiare soldi. La soluzione, la ripeto, è come in centinaia di città nel mondo fanno da decenni.

Occorre obbligare a salire solo dalla porta del guidatore, mettere a suo fianco una macchina alla cui sommità vi è un cestello per tirarci ogni tipo di spicciolo, una fessura per le banconote, una fessura per lettore di card di abbonamenti e tessere multi viaggio, ed è tutto qui. Il guidatore non tocca denaro, deve solo guardare che ad ogni persona corrisponda un Beep di ingresso, emesso dopo di che il dispositivo ha accertato la correttezza monetaria dell’accesso. Se vogliamo incipriarsi di tecnologia: chi non ha moneta spicciola potrebbe pagare con un sms che detrae i soldi dal conto del cellulare, e mostrare il display al conducente.

La rivoluzione da fare è lunga solo quanto il paragrafo precedente. Guardare alle esperienze estere, non occorrono costose delegazioni che vadano in missione in Europa ed USA a controllare, e basta una gratuita mattinata in internet per capire quali dispositivi, e quali marche siano le migliori, e poi comperarli. Fatto questo, il tormentone che ogni estate viene fuori quando queste aziende sono reduci da bilanci, finisce. E così possiamo permetterci una mistica gassosa in piscina, senza questi tormentoni, che a questo punto aggiungo, sono improponibili.



Tale soluzione evita di pagare aggi alle rivendite private, ed il personale di quelle dirette con tutte le persone coinvolte a controllare questo movimento contabile. Evita che i passeggeri debbano trovare dove acquistare, per poi fare la fila per pagare. Vedi anche Turisti. Si evita di stampare i biglietti, tale sistema emette solo un beep. Non si pagano ispettori. Non occorrono macchine obliteratrici. E’ una forza di Minimalismo con Massimo Risultato a cui quest’attorcigliata Italia non è abituata.

Ed invece la novella società cosa inventa? Un passo a decenni indietro: truppe di controllori a reprimere con multe salate i passeggeri senza biglietto.

Domando: assumiamo altro personale? Abbiamo da riciclarne all’interno? Che si dica, ma mi dispiace per gli Umani la soluzione non passa da stipendi. Poi domando ancora. Quanto mesi durerà questa campagna repressiva? Se solo alcuni, è bene che si sappia che poi le cose tornano come prima. Ed è così per tutte le soluzioni organizzative Non Perfette.

Sarebbe meglio che prima di fare questa repressione a tolleranza zero, fare una campagna per far capire che il vento è cambiato. In Italia si passa dall’inerzia, dal non completo rispetto di norme, alla tolleranza zero partorita da nerboruti novelli management per far capire che, da un giorno all’altro, loro sono i machi risolutori. L’Italia è campione mondiale nell’applicazione dei cambiamenti fittizi con velocità che da Zero va a Cento e poi torna a Zero. Il tutto in un breve lasso di tempo.

L’attuale modalità di pagamento alla Tiemme prevede anche di poter comperare il biglietto dal conducente maggiorandolo da € 1,10 a € 2: altro frutto perverso di una logica non logica. Poi il conducente deve fare resti, creare code all’ingresso, contare i soldi la sera, subire la rapina, magari prende anche l’indennità cassa etc.

Tale sistema risente di un modo di fare i biglietti post-guerra, manca solo Aldo Fabrizi in divisa da controllore, e che ci mettiamo gli occhiali che rendano la scena in bianco e nero. Occorrerebbe che qualcuno aggiornasse tale azienda che siamo in un'altra epoca, e che noi Cittadini meritiamo un servizio Logico ed Intelligente, che ha come conseguenza anche risparmi di tempo e denaro per tutti.

I soldi risparmiati, e quelli maggiormente incassati con tale sistema, si spendano in reali campagne per indurre la popolazione all’uso del bus, con incentivi e pensiero creativo, non prima di rivedere le necessità reali del trasporto urbano, ferme, nelle soluzioni, a decenni fa. Il Lancetta Bus docet. Bellino come se uscito da un cartone animato della Pixart, è la Navetta affondata poche settimane fa nei canali asfaltati di Arezzo. Un mini Titanic dal destino segnato sin dalla nascita. Ma l'iceberg dov’era? Nellanostra propensione alla Invincibile Sconfitta, figlia del Pensiero Debole a cui siamo esposti da troppi anni, alla quale nessuno reagisce.


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