Accessi al mare negati
par FascioeMartello
venerdì 5 settembre 2008
Le spiagge di Punta Pispisa, Tonnara, Baialuce e Cala Dell’Ovo sono coperti da cancelli e da segnali di divieto che ne ostruiscono e impediscono il passaggio. Ma il mare non dovrebbe essere di tutti?
Per parlare degli accessi negati in quel di Scopello, ridente e piccolo borgo appartenente al comune di Castellammare del Golfo, dobbiamo guardare un po’ al passato. A quel passato in cui, in una calda mattina d’estate, una carovana di pionieri si avvicinava inesorabilmente a quei territori vergini e affascinanti, meta turistica a metà tra mare e montagna. Quella carovana aveva un’intenzione e un obbiettivo da raggiungere a tutti i costi: costruire i propri villaggi all’interno di quell’ ancora incontaminata terra su spiagge come Baialuce, Mazzo di Sciacca, Punta Pispisa ecc ecc. Costruire e chiudere tutto. Stop, di qui non si passa. Proprietà Privata.
Come se si può porre un limite all’accesso al mare. Non si può, ma si fa: il loro scopo è quello di mantenere quei privilegi conquistati nel tempo che consistono nella gestione di quel territorio da loro occupato, esclusività che verrebbe a mancare qualora qualcuno (finalmente) chiedesse di abbattere quelle barriere che ostruiscono il passaggio verso le fresche acque del nostro mediterraneo.