Accertate le cause del crollo al Liceo Darwin: fu colpa dei cavi difettosi

par Ambra Zamuner
sabato 7 marzo 2009

Le stime eseguite da un equipe del Politecnico di Torino e i numerosi controlli a cui è stata sottoposta la struttura che crollò lo scorso novembre nel liceo scientifico Charles Darwin riportano che, come prime ipotesi avevano suggerito, furono le pessime condizioni in cui versavano i cavi d’acciaio a causare la tragedia. Sembra che uno fosse sorretto solo da un chiodo, mentre un altro era stato reciso. Ad una precaria condizione della struttura si aggiunge il peso di circa 200 kg di materiale accumulato dalle varie imprese che eseguirono diversi lavori nel controsoffitto e che al momento del crollo si sono riversate nella classe sottostante uccidendo uno studente, Vito Scafidi, e ferendone un altro in modo gravissimo.

Si è parlato di tragedia inaspettata, di una fatalità, quello che rimane però sono i fatti e non il fato, fatti che riportano come una porta chiusasi con violenza a causa del forte vento di quei giorni abbia causato il crollo di un soffitto intero. E allora quanto sia stato giusto parlare della sicurezza nelle scuole non si può quantificare, ma si può riscontrare la maggiore attenzione che tutti i presidi delle scuole hanno cominciato a rivolgere allo stato delle strutture che dirigono. Un esempio riguarda un liceo di Pinerolo la cui preside, circa un mese dopo la tragedia, decise di lasciare tutti gli studenti a casa dopo aver saputo da controlli effettuati sulla struttura scolastica, che non era perfettamente agibile.

La domanda rimane sempre la stessa, ripetuta alla noia: perchè i servizi sulla sicurezza, le morti sul lavoro continuano ad affollare gli organi di informazione quando non c’è più rimedio e non prima, giusto in tempo per evitare un sacrificio del genere? Certo, le soluzioni prese in un secondo tempo eviteranno futuri incidenti, ma perchè non agire prima di doverne evitare anche solo uno?

E se il senso di responsabilità in chi gestisce una scuola con 1200 studenti si manifesta in ritardo o non si fa proprio vedere arroccandosi dietro al sempre efficace scarica barile, non è solo il sistema strutturale della scuola che va controllato. I tubi, i soffitti, i giardini, le porte antipanico, i corridoi non prendono decisioni, le subiscono. Ora manca solo un po’ di gente che decida sul serio.


Leggi l'articolo completo e i commenti