Aborto: cento anni fa la prima legge per la legalizzazione
par UAAR - A ragion veduta
martedì 29 settembre 2020
Cento anni fa per la prima volta veniva legalizzato l’aborto. Accadeva nell’Urss con un decreto fortemente voluto da Alexandra Kollontaj, attivista pioniera dell’emancipazione femminile e prima donna a diventare ministra.
Il 28 settembre è la giornata per l’accesso all’aborto sicuro, istituita negli anni Novanta dopo una campagna portata avanti da attiviste sudamericane e caraibiche. Tanti i passi avanti, ma c’è ancora bisogno di lottare: in 16 paesi al mondo l’aborto è ancora considerato un reato e in altri 30 ammesso solo in caso di pericolo di vita della donna. In Italia è formalmente consentito dal 1978 ma gli ostacoli sono tanti: primo fra tutti il dilagare dell’obiezione di coscienza.
L’Uaar è al fianco delle donne per la loro autodeterminazione. Tra i nostri obiettivi:
- Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati.
- Presenza capillare di consultori pubblici.
- Eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486.
- Imposizione di sanzioni ai farmacisti che “obiettano”.