Abolire l’ergastolo? Una proposta di Carmelo Musumeci
par Paolo Borrello
lunedì 3 settembre 2012
5.700 sono fino ad ora le firme raccolte a sostegno di un proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione della pena dell'ergastolo lanciata da Carmelo Musumeci - scrittore ergastolano - sul suo sito. Di fatto la proposta è motivata dalla presenza, nel nostro ordinamento, del cosiddetto ergastolo ostativo: si tratta di una pena che viene prevista per reati di associazione a delinquere, per intenderci non è previsto l’ergastolo ostativo per stupratori, pedofili e tutti coloro che ledono una persona fino ad ucciderla.
Con la legge 356 del 1992 fu introdotta in sostanza nel sistema di esecuzione delle pene detentive una sorta di doppio binario, in virtù del quale per taluni delitti ritenuti di particolare allarme sociale è stato previsto un regime speciale, che si risolve nell’escludere dal trattamento beneficiario extramurario i condannati a meno che questi collaborino con la giustizia.
Un ergastolano che ha ammazzato e violentato una o più donne ha la possibilità di uscire, chi invece ha ucciso in una guerra fra bande in un territorio mafioso, in virtù del carcere ostativo non potrà mai uscire se non diventando collaboratore di giustizia.
A questa categoria è negato ogni beneficio penitenziario, dai permessi premio alla semilibertà e liberazione condizionale a meno che non si collabori con la giustizia per far arrestare altre persone.
Chi non collabora, spesso, lo fa per paura di vendette una volta uscito o di rappresaglie sulla propria famiglia e non necessariamente per omertà; costui è destinato a restare tutta la vita in carcere escluso da ogni sorta di beneficio (fonte).
Tra le persone più note che hanno firmato la proposta si possono citare Margherita Hack, Umberto Veronesi, Giovanni Paolo Ramonda, Maria Agnese Moro, don Luigi Ciotti, Giuliano Amato, Erri De Luca, Barbara Alberti, Franca Rame, Ascanio Celestini.
Ecco alcune parti del testo della proposta di legge di iniziativa popolare esaminata:
“L’ergastolo è più atroce che qualsiasi altra pena perché ti ammazza lasciandoti vivo ed è una pena molto più lunga, dolorosa e disumana, della normale pena di morte.
Spesso un ergastolano, un uomo ombra, pensa di essere morto pur essendo vivo, perché vive una vita senza vita…
Poi in Italia esiste l’ergastolo ostativo ai benefici penitenziari (art. 4 bis dell’ordinamento petinenziario) che esclude l’accesso alle misure alternative al carcere, rendendo questa pena un effettivo ‘fine pena mai’ e t’impone di scegliere fra due mali: o stai dentro fino alla morte o metti un altro al posto tuo.
E ci vuole tanta disumanità e cattiveria per far marcire una persona in cella per sempre, perché quando non si ha nessuna speranza è come non avere più vita.
Continuare a tenere dentro una persona quando non è più necessario è un crimine contro l’umanità.
Ogni persona dovrebbe avere diritto ad una speranza e per tutti ce n’è una, ma non per gli uomini ombra…”.
Io non conoscevo l’esistenza del cosiddetto ergastolo ostativo. Poiché la proposta di legge di iniziativa popolare è finalizzata ad abolire questa pena, io invito a firmare la proposta di legge in questione e spero che, successivamente, sia approvata.