A cena con Berlusconi: i radicali terminano in bellezza lo sciopero della fame

par Voltaire
sabato 22 ottobre 2011

Come hanno annunciato a Radio radicale Marco Pannella, reduce dalle contestazioni al corteo degli indignati, si è recato ieri sera a cena da Silvio Berlusconi. Accompagnato da Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni e Walter Vecellio, il leader radicale ha incontrato il Presidente del Consiglio, Gianni Letta ed Angelino Alfano.

Come si fa a far tornare l’appetito ai radicali che da circa un mese attuano un sedicente sciopero della fame e della sete? Basta che Silvio Berlusconi prepari una lauta cena ed i radicali sono pronti a riaprire le ganasce. Altro che satyagraha, quando si tratta di affondare la forchetta nelle pennette tricolore del Cavaliere per Pannella e Bernardini non ci sono Gandhi che tengano.

La stella gialla, la partitocrazia, il regime, la diversità radicale, tutto crolla, quando Silvio chiama, Marco risponde.

Il menu dell’incontro sarebbe stato a base di amnistia, riforme, legge elettorale e il rinnovo della convenzione dello Stato con Radio Radicale. Forse durante il dessert, si sarà parlato anche di una presenza radicale nelle liste del Pdl, ma questa è un'altra storia.

Emma Bonino, fiera esponente fino a tre anni fa dell’ultimo Governo Prodi, sembra non si sia fatta vedere dalle parti di Palazzo Grazioli. Che la linea del partito non sia condivisa?

Che anche Pannella abbia come Bossi “il suo cerchio magico” che ne condiziona le scelte? Infatti nonostante il 90% dei sostenitori del partito non approvi l'operato del governo, nonostante la stragante Maggioranza dei redattori di radio radicale mettano in il luce tutti i giorni le ombre del sistema berlusconiano, nonostante l’attuale maggioranza dalle parti di Torre Argentina viene definita quotidianamente come un aglomerato clerico fascista, continua l’allontanamento di Pannella dal Partito Democratico ed il suo avvicinamento alla maggioranza.

Forse Pannella conta di approvare la legge sul testamento biologico con Maurizio Sacconi, ed Eugenia Roccella? Vuole proporre l’anagrafe pubblica degli eletti a Brunetta? O l'uninominale con doppio turno alla francese a Calderoli? Vuole discutere di liberalizzazioni con Capezzone? Di Europa con Borghezio? Dai non scherziamo.

Per Marco Pannella il dialogo ed il rispetto delle istituzioni viene prima di tutto. Per molti italiani (radicali più dei radicali) invece trattare con chi umilia tutti i giorni le istituzioni, significa mortificare quelle istituzioni che si vogliono difendere. Forse per questo, il partito transnazionale, transpartito e non violento ha smesso di essere Pop.

Da Altiero Spinelli a Mario Mauro, da Ernesto Rossi a Maurizio Gasparri, da Mario Pannunzio a Alessandro Sallusti, da Leonardo Sciascia a Marcello Dell’Utri, da Enzo Tortora a Nicola Cosentino, da Luigi Einaudi a Renato Schifani, da Gaetano Salvemini a Giulio Tremonti, da Don Benetto a Don Baget Bozzo, da Adelaide Aglietta a Daniela Santanche’, da Loris Fortuna a Maurizio Lupi, Da Marco Cappato a Roberto Formigoni, da Gianfranco Spadaccia a Carlo Giovanardi, da Franco Basaglia a Gaetano Quagliariello, da Angiolo Bandinelli a Magdi Cristiano Allam, da Anna Politkovskaja ad Emilio Fede, da Massimo Bordin a Lele Mora, da Ilona Staller a Nicole Minetti,ma tu Giacinto Marco detto Panella cosa c’entri con Silvio Berlusconi? 

L’universo radicale si restringe, forse scomparirà, come una galassia.

 


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