A proposito di pensioni d’oro

par MJAC
martedì 13 agosto 2013

Un sistema più equo. 

 

Sul Corriere della Sera del 9 agosto è riportato in prima pagina un articolo di Sergio Rizzo dal titolo Le pensioni d'oro in quelle dieci righe. Parla di una certa leggina, che nel 1994 è stata, con un incredibile blitz, approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a tempo di record, a favore del Direttore della RAI Biagio Agnes, che ha visto decuplicare la sua pensione, passando da quattro milioni di lire ad oltre quaranta milioni di lire al mese.

Rizzo spiega le regole di privilegio che hanno permesso una simile operazione e rimarca il fatto che da allora nulla è stato fatto per cambiarle, complice la politica reticente. Infatti ancora oggi, nel 2013, esiste un lunghissimo elenco di persone che percepiscono pensioni scandalose. Basta citare, prosegue Rizzo, l'ex manager della Telecom Mauro Santinelli che porta a casa oltre 91.000 Euro al mese, e il suo capo Vito Gamberale, che dal 1999, quando aveva 55 anni, percepisce una pensione di oltre 75 milioni di lire al mese. Oppure i due ex direttori generali dell'ENEL, Alberto Negroni e Alfonso Limbruno, che si ritirarono entrambi con assegni da 37 milioni di lire al mese, oppure ancora, a dimostrazione che gli statali non sono da meno, l'ex segretario generale del Senato, Antonio Malaschini, che ha dichiarato una pensione annua di 519.000 euro.

L'articolista fa notare che spesso chi incassa pensioni d'oro continua a lavorare, talvolta ricoprendo incarichi pubblici altrettanto dorati, e che "sarebbe forse il caso di prendere seriamente in considerazione la proposta avanzata da Bruno Tabacci, Angelo Rughetti, Andrea Romano e Fabio Melilli in una lettera al Corriere della Sera: i pensionati d'oro che intascano stipendi (pubblici) d'oro scelgano fra la pensione e lo stipendio" E conclude: "E' una richiesta così scandalosa?"

Pur tenendo Sergio Rizzo nella massima considerazione, non si può fare a meno di osservare che la "richiesta" dovrebbe essere  ben più consistente. Se si pensa ai milioni di famiglie che la crisi economica ha portato sulla soglia della povertà. che vive con mille euro al mese o anche meno, senza alcuna speranza per il futuro, lo sconcerto e l'indignazione di fronte alle pensioni d'oro salgono alle stelle.

E allora è lecito pensare alla insensibilità, superficialità e stupidità dei signori che hanno sottoscritto la lettera al Corriere. Che senso ha poter scegliere tra una pensione d'oro e uno stipendio d'oro? E' questa la soluzione politica al problema delle pensioni d'oro per rendere più equilibrato ed equo il sistema pensionistico italiano?

Sembra quindi giusto e onesto pensare (come pensa la stragrande maggioranza degli italiani) e formulare una proposta più dignitosa: intervenire drasticamente su tutte queste pensioni d'oro stabilendo un tetto massimo con effetto retroattivo e destinare il risparmio ai meno fortunati.

E non si parli di anticostituzionalità: l'emergenza della situazione e il dramma che sta vivendo il nostro Paese lo esigono. E' tanto complicata e scandalosa questa proposta?            

Foto: Fabiana/Flickr


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