5 segreti per cucinare una partita Iva

par Isola dei Cassintegrati
venerdì 28 marzo 2014

Diamo 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 25.000 euro l’anno, dice Matteo Renzi. Giusto. Bravo.

E tutti gli altri? I precari, i giovani? I contratti indeterminati, ormai, non li fanno più a nessuno (fonte Istat), per cui la mossa è ingrassare un altro pochetto i meno giovani e far dimagrire gli altri. Per esempio, quelli che fanno un lavoro quasi-dipendente ma vengono obbligati ad aprire la partita Iva dall’azienda, che così evita di pagare i contributi.

A loro niente. A loro che riempiono le casse dell’Inps per pagare le pensioni (degli altri). E allora, proponiamo di mangiarcele queste partite Iva. Catturiamoli tutti con una scusa – un censimento – uccidiamoli, cuciniamoli e mangiamoceli. Ecco alcune ricette dei grandi chef per Matteo Renzi.

1. La maggioranza delle partite Iva non ha contorno

Molte partita Iva lavorano 12 ore al giorno come i dipendenti, ma non hanno diritto a malattia, ferie, né ammortizzatori sociali. Nulla, solo quei pochi soldi senza patate. Certo, perché è un imprenditore. Ma davvero gli infermieri, i bagnini, i grafici, i giornalisti, gli architetti a partita Iva sono imprenditori? Mah.

2. Le partite Iva non si bevono alla festa dell’Unità

Forse Renzi non si occupa della partite Iva perché sono di destra? Una volta erano l’elettorato di Berlusconi. Ma questo avveniva prima della loro proliferazione incontrollata. E poi Renzi non è proprio di sinistra, no? E allora perché il contentino ai sindacati degli 80 euro in busta paga ai dipendenti?

3. All u can eat, Inps

Sono quei ristoranti dove puoi abbuffarti di tutto quello che riesci per un prezzo fisso. Come l’Inps con le partite Iva, dal 20% di alcune casse professionali fino al 28% delle gestione separata. Sei un giovane precarissimo a partita Iva? L’Inps ti mangia tutto: all he can eat.

4. Paella Mixta

Il ministro Poletti dice che i nuovi contratti (già passati col decreto del 20 marzo) determinati senza più vincoli temporali, né causali, dovrebbero scoraggiare le aziende dal fare aprire partite Iva. Ma sono due cose ben diverse, o è carne o pesce. Da una parte vai in ufficio e lavori 12 ore al giorno in monocommittenza, hai alcuni diritti ed altri no. Dall’altra dovresti lavorare come vuoi, quando vuoi, e per più datori di lavoro. Non sono due maniere alternative di cambiare, sono due mondi diversi, o è carne o è pesce. Altrimenti è una paella mixta.

5. Köttbullar (?)

Non l’avrei mai creduto possibile ma ha ragione Bonanni: serve un salario minimo per le partite Iva, i compensi sono troppo bassi. Ma Renzi dei compensi minimi se ne frega. Quindi? Menù Ikea, 20 centesimi a polpetta.

di Michele Azzu


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