452 le vittime sul lavoro nel 2011 e i controlli diminuiscono

par Paolo Borrello
mercoledì 14 settembre 2011

“La tragedia avvenuta nell'azienda pirotecnica ad Arpino nel frusinate è solo l'ultimo dei tanti drammatici episodi che registriamo continuamente. Solo nel 2011 sono state 452 le vittime sul lavoro, con una media di tre morti al giorno”. Lo ha sostenuto Vincenzo Scudieresegretario confederale della Cgil con delega ai problemi della sicurezza sul lavoro dopo l'esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi d'artificio della famiglia Cancelli che ha provocato la morte di 6 persone, il titolare, i due figli e tre operai. 

La sicurezza sul lavoro, secondo Scudiere, è ancora una grave emergenza. “In particolare, tanti incidenti riguardano i lavoratori extracomunitari assunti in nero, che rappresentano il 40% dei morti sul lavoro e non è un caso che ogni tanto, si abbia notizia del ritrovamento sul ciglio della strada, a pochi passi dai cantieri, di lavoratori morti senza documenti”. 

La tragedia dell’azienda pirotecnica dimostra che “senza un rafforzamento di controlli certi, finalizzati alla prevenzione degli incidenti in particolare nei settori più a rischio, il trend dei morti sul lavoro continuerà ad essere preoccupante”. In particolare, ha sottolineato il dirigente della Cgil, “un controllo assiduo dei siti ad alto rischio, potrebbe risolvere molti problemi”. Ma al contrario, il Governo “pensa ai tagli nelle attività ispettive e di controllo provocando un rallentamento delle ispezioni, non più sopportabile”.

La manovra che sta per essere approvata rischia poi di peggiorare la situazione. “La pericolosità della manovra - spiega il sindacalista - non sta solo nei tagli agli investimenti, ai consumi e ai redditi da pensione e da lavoro, ma è rappresentato anche dal fatto che le imprese - spiega Scudiere - per fronteggiare le poche occasioni di produzione che capitano, tagliano per prima cosa la voce sulla prevenzione degli incidenti. Questo non fa che aumentare i rischi per i lavoratori. Ma se proprio si vuole risparmiare con i tagli, decidiamo di destinare le auto blu agli ispettori della sicurezza che molto spesso devono usare mezzi propri e senza avere il carburante necessario”.


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