40euro lordi di aumento: forze dell’ordine contro Brunetta

par LIBERALVOX SocialNetwork
venerdì 18 settembre 2009

Poliziotti e Carabinieri sul piede di guerra dopo il primo incontro con il governo per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Le risorse previste, denunciano i sindacati del settore, sono «assolutamente insufficienti» e, senza un’inversione di tendenza, le trattative non riprenderanno e ci sarà una mobilitazione generale. I rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle Forze armate hanno incontrato oggi nella sede della Funzione pubblica il ministro Renato Brunetta e il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, che hanno messo sul tavolo del rinnovo una cifra che comporterebbe, secondo i calcoli dei sindacati, un aumento in busta paga di circa 40 euro mensili lordi. In pratica, il 60% in meno degli stanziamenti accordati dal governo Prodi per il precedente biennio economico. E questo, sottolineano, dopo una manovra finanziaria che ha tagliato 3,5 miliardi di euro al comparto.

Si tratta, secondo i sindacati di categoria, «di una mancanza assoluta di serietà e credibilità da parte del governo verso gli operatori della sicurezza, dopo averne lodato in più occasioni con dichiarazioni pubbliche l’azione ed i risultati conseguiti. Se nella prossima Finanziaria non saranno previsti adeguati stanziamenti economici, coerenti con gli impegni formalmente assunti, e non si riscontrerà anche una netta inversione di tendenza anche in ordine alle modalità e ai tempi di gestione delle risorse disponibili, non siamo disposti ad avviare alcun confronto che veda la presenza dei sindacati di polizia al tavolo negoziale ed inizieremo, al contrario, una inevitabile stagione conflittuale e di generale mobilitazione della categoria per la difesa della propria identità e della specificità professionale». I sindacati accusano anche l’esecutivo di «tentare di minacciare» le organizzazioni, visto che il ministro Brunetta ha sostenuto che «se la trattativa sul rinnovo non sarà chiusa entro la fine dell’anno, egli si riserva la facoltà di utilizzare la norma che gli consente di anticipare unilateralmente al personale l’80% della somma stanziata». Anche il Cocer carabinieri annuncia la «propria indisponibilità a proseguire gli incontri per il rinnovo alla luce delle risorse finanziarie assolutamente irrisorie messe a disposizione dal governo» ed esprime disappunto per il comportamento del ministro Brunetta «che ha limitato a pochi minuti la sua presenza» all’incontro.


 
...MORIRE PER QUATTRO SOLDI IN BUSTA PAGA!

Attentato a Kabul, colpiti blindati italiani. Sono 6 le vittime italiane confermate dal ministero della Difesa e dallo Stato maggiore. L’esplosione ha ucciso tutti e cinque gli occupanti del primo blindato. Danni gravi anche al secondo "Lince": uno dei militari a bordo è morto e altri quattro sono rimasti feriti, ma sembra non siano in pericolo di vita. Appartengono tutti alla brigata paracadutisti Folgore i sei soldati morti facevano parte del 186/mo reggimento ed erano di stanza a Kabul dove ci sono circa 450 militari italiani. I morti sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due Lince. Dei quattro militari italiani feriti tre sono dell’Esercito e uno dell’Aeronautica. Nessuno di questi sarebbe in pericolo di vita. Onore e rispetto ai morti della Folgore. Chi disprezza tricolore e patria, chi ha atteggiamenti ostili nei confronti di quanti prestano servizio nello Stato, pensi, prima di parlare a vanvera, a coloro che ogni giorno si applicano con grande abnegazione e spirito di sacrificio, con encomiabile dedizione e spiccata professionalità nell’ambito lavorativo pubblico: dagli insegnanti che educano i nostri figli, al personale ospedaliero che opera in condizioni a dir poco improbe, a chi ha dato e continua a dare la propria vita per questo Paese!

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