3 ottobre, manifestazione per la libertà di informazione in rete

par francesco
martedì 29 settembre 2009

La libera circolazione delle idee è alla base di ogni democrazia. Chiunque pensi di bloccarla dimostra di essere contrario ai principi fondanti della civiltà moderna.

L’appello e la dichiarazione di principi per la manifestazione del 3 ottobre.
PetizioneGuido Scorza 
Il 3 ottobre si terrà a Roma una manifestazione per la "libertà di stampa" come protesta alla legge proposta dalla maggioranza che con l’emendamento D’Alia sui filtraggi governativi dei contenuti, il DDL Carlucci contro ogni forma di anonimato, il DDL Lussana finalizzato ad accorciare la memoria della Rete, il DDL Alfano attraverso il quale si vorrebbero applicare all’intera blogosfera le disposizioni in tema di obbligo di rettifica nate per la sola carta stampata e, infine, il DDL Pecorella – Costa, con il quale ci si prefigge l’obiettivo di trasformare ex lege l’intera Rete in un immenso quotidiano e trattare tutti i suoi utenti da giornalisti, direttori o editori di giornali. 
 
Non POSSIAMO rimanere indifferenti ad attacchi cosi evidenti alla libertà di parola perché essa è alla base di ogni libertà. 
 
In modo particolare, il DDL Pecorella-Costa rappresenta il fulcro della "riforma" del governo. Con esso, ognuno di noi sarebbe obbligato a:
1) pubblicare le informazioni obbligatorie di cui all’art. 2 della Legge sulla stampa,
2) procedere alla nomina di un direttore responsabile (giornalista) in conformità a quanto previsto all’art. 3,
3) provvedere alla registrazione della propria "testata" nel registro sulla stampa presso il tribunale del luogo ove "è edito" il sito internet così come previsto all’art. 5, 
4) aver cura di comunicare tempestivamente (entro 15 giorni) ogni mutamento delle informazioni obbligatorie pubblicate e/o richieste in sede di registrazione (art. 6), 
5) incorrere nella "sanzione" della decadenza della registrazione qualora non si pubblichi il sito entro sei mesi dalla registrazione medesima o non lo si aggiorni per un anno (art. 7),
6) soggiacere alle norme in tema di obbligo di rettifica così come disposto dall’art. 8 che il DDL Pecorella intende modificare negli stessi termini già previsti nel DDL Alfano 
7) e, soprattutto, farsi carico dello speciale regime di responsabilità aggravata per la diffusione di contenuti illeciti che, allo stato, riguarda solo chi fa informazione professionale.
Sono proprio le disposizioni in materia di responsabilità a costituire il cuore del DDL Pecorella e converrà, pertanto, dedicargli particolare attenzione.

Come si legge, diventeremmo tutti editori e giornalisti con gli stessi obblighi dei professionisti, questo al di la delle intenzioni del blogger.
 
La manifestazione di sabato 3 ottobre è un modo per protestare ma, non potendo tutti essere presenti, si può attuare un’altra forma di protesta:
SPEGNERE IL TELEVISORE 
FACCIAMO CADERE L’ASCOLTO, MAGARI AZZERIAMOLO, DIMOSTRIAMO CHE SENZA LA TELEVISIONE SI PUO VIVERE BENISSIMO E CHE NON E’ FONDAMENTALE PER NOI.

SENZA LA RETE NIENTE TELEVISIONE

Ciò sarebbe anche mandare un forte segnale a coloro che di essa vivono perché, dati i lauti guadagni che traggono da essa, non potranno esimersi dal valutare il danno causato in senso negativo e agire a loro volta contro il DDL.

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