27/1/1945 - 27/1/2010: Gli Italiani da perseguitati a persecutori
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mercoledì 27 gennaio 2010
Per carità la Storia non si cancella.
Oggi è il Giorno della Memoria: è importantissimo ricordare la Shoah, il genocidio degli ebrei e le tante vittime del nazismo e del fascismo che ancora oggi, più di sessant’anni dopo, si appellano ancora alla giustizia divina.
Con la legge n°221 del 20 luglio 2000, l’Italia ha istituito il "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti: oggi è assolutamente obbligatorio ricordare le leggi razziali, le deportazioni, le persecuzioni e i perseguitati italiani di quel tragico periodo.
Ma non dimentichiamoci che oggi è il 27 gennaio 2010.
L’Italia è cambiata: siamo passati da perseguitati a persecutori.
Oggi, oltre a ricordare i perseguitati italiani, avremmo tanto bisogno di ricordare anche i tanti perseguitati dagli italiani, e con questo intendo le tante vittime del razzismo e degli atti xenofobi degli ultimi anni.
Oggi è il giorno di ricordare Abba, Abdul Salam Guibre, giovane 19enne ucciso a Milano da due baristi per un furto di biscotti.
Oggi è il giorno di ricordare Bonsu, Emmanuel Bonsu Foster, pestato da 4 vigili a Parma, ed esposto con il volto contuso al pubblico ludibrio.
Oggi è il giorno di ricordare i cadaveri delle due bambine rom di 11 e 13 anni sulla spiaggia di Torregaveta, mentre il resto dei bagnanti continuava a prendere il sole.
Oggi è il giorno di ricordare Petru Birlandeanedu, il musicista rom ucciso per sbaglio dalla camorra nel quartiere affollato di Montesanto, senza che nessuno gli prestasse soccorso.
Oggi è il giorno di ricordare Nicola Tommasoli, 29enne ucciso a Verona da 5 neonazisti.
Oggi è il giorno di ricordare Mario, il ragazzo con la sindrome di Down, torturato dai compagni di classe a Milano.
Oggi è il giorno di ricordare Dino, giovane di 28 anni di Roma, accoltellato a fegato e polmone perché gay.
Oggi è il giorno di ricordare i tanti immigrati respinti, e i tanti immigrati morti nel Canale di Sicilia, quelli che non hanno avuto nemmeno il tempo di essere respinti.
Oggi è il giorno di ricordare le rivolte di Rosarno e di Castelvolturno, i diritti che non vogliamo più difendere ed i lavori che non vogliamo più fare.
Sì, oggi è il giorno della Memoria: è proprio il giorno di ricordare di come siamo passati da perseguitati a persecutori, il giorno di ricordare la nostra amata Italia degli ultimi anni.
Si scrive Italia: ma si legge Inferno.