22.11.1963: l’assassinio di Kennedy

par paolo federici
mercoledì 7 dicembre 2011

22/11/63 il nuovo libro di Stephen King ... commentato in due parti!

Prima parte 

(Sono arrivato a pagina 500... ma un primo commento già lo voglio fare!) 
Gli altri commenti sono tutti entusiasti. Il massimo dei voti garantito. Eppure a me piace fare il guastafeste. 

Uno dei film che più ho amato è "Ritorno al futuro" ed in questo libro quel film lo si ritrova con tutte le sue anomalie ed i suoi paradossi. Ma anche con la collocazione temporale (siamo sempre negli anni '50, il distributore di benzina è sempre Texaco, una minima variazione del "continuum" temporale cambia drasticamente il futuro, Chuck Berry è sempre alla ricerca del sound giusto). 

Addirittura arriviamo - nel libro - alla storia d'amore con miss Clayton (lo stesso cognome di quella innamorata di "Doc", nel film). Insomma, qualche operazione "scopiazzatura" la possiamo sospettare? C'è poi un altro scrittore (meno noto) che affronta un tema analogo: Jack Finney

Si parte con "Indietro nel tempo", si passa per "La monetina di Woodrow Wilson" e si arriva ad un libro non ancora tradotto in italiano (nonostante sia del 1995): "From Time to Time". Se il protagonista del libro di Stephen King vuole andare indietro nel tempo per evitare l'assassinio d Kennedy, il protagonista di "From Time to Time" vuole andare indietro nel tempo per evitare l'affondamento del Titanic. 

Cambiare la storia, dunque? Sarà mai possibile? 
I finali si assomigliano? (No, tranquilli: non ve li rivelo anche perché quello di questo libro non lo conosco ancora!). C'è poi un'altra storia, raccontata in un libro del 1991, che ritroviamo oggi: il loop temporale! Ogni volta che il "viaggiatore del tempo" varca la porta che immette nel passato, cancella tutto quanto aveva cambiato durante il viaggio precedente. 

E questo è il "principio di ripetizione" illustrato in un libro sconosciuto del tutto (ma su internet lo trovate di certo, si intitola "Incredibile, ma falso!"). Se poi vogliamo arrivare all'autore che preferisco (Fredrick Brown), nel suo capolavoro intitolato "Un assurdo universo" troverete tante altri similitudini con il testo di Stephen King. 

Bene, a questo punto ecco il mio consiglio: leggetelo! 
Nonostante tutti i tentativi di denigrarlo, l'avvocato del diavolo si appella alla clemenza della corte. Riconosco che il mio tentativo di parlarne male è miseramente fallito. Magari quei piccoli riferimenti a libri e/o film già letti e/o visti fanno parte della capacità di Stephen King di stuzzicare la curiosità del lettore lasciandogli un senso di "dejà vu". 

Non è forse così anche con il barbone che sussulta quando si accorge che qualcuno è improvvisamente entrato nel suo campo visivo - avete presente il "barbone" di "ritorno al futuro"? (continua ... dopo che avrò finito di leggerlo).

Seconda parte 
strano vero? Per voi che leggete, prima e seconda parte sono un "continuum temporale" unico. 
Per me invece c'è un intervallo di qualche giorno. 
Il giudizio non cambia: il libro è "favoloso". 
Anzi, l'autore sembra quasi darmi ragione spiegando, nella postfazione, come avrebbe voluto dedicate questo libro a Jack Finney (poi ha scelto la nipotina arrivata "nel frattempo"). Non avrà mica letto questa mia recensione prima di pubblicare li libro? In fondo gli sarebbe bastato viaggiare nel futuro! 


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