21 dicembre 2012 la fine della ragione?

par Marco Barone
venerdì 7 dicembre 2012

Il catastrofico, nel senso di distruttivo od inizio di nuova era, 21 dicembre è alle porte.

Già iniziano a pubblicizzare sia programmi televisivi che speciali mediatici sulla fatidica data. Una data su cui, diciamolo pure, la maggior parte di noi un pensierino lo avrà fatto. Vuoi di mero scherno, vuoi di preoccupazione, vuoi di ilarità, vuoi di dubbio. Panico globale?
 
Il fatto che addirittura la Nasa abbia dovuto affidare ai social media una serie di messaggi anti-21 dicembre, o che un deputato del parlamento russo abbia proposto di perseguire penalmente tutti coloro che hanno alimentato il procurato allarme sulla fine del mondo, vorrà pur dire qualcosa.
Certo, le speculazioni, ovvie, economiche non mancano mica.
 
In rete si trova di tutto e di più. Da pacchetti di viaggio, venduti, di sola andata per paradiso, o inferno, a persone che provvedono ad effettuare scorte di viveri.
 
Ma di cosa stupirsi? D'altronde si vive nel tempo, ancora, dove buona parte del popolo è convinta che Gesù sia realmente risorto, fisicamente, o che sia stato concepito da un fascio di luce, o dove credono alla leggenda di Mosè o Noè, cose che andrebbero interpretate in modo simbolico, metaforico, invece vengono reputate come realmente accadute.
 
Invece, non si reputa credibile il matrimonio di Gesù con Maria Maddalena, non si reputa credibile che il vero successore della dottrina di Gesù sia una donna.
 
Ed allora si comprende perché la donna oggi è violentata continuamente nella sua dignità. Parlo da laico ed ateo, son convinto che la donna avrà la sua piena dignità affermata, anche quando la chiesa riconoscerà la donna, Maria Maddalena, come la vera erede di Gesù e non il solito maschilismo e patriarcato. Il potere della religione è immane, condiziona l'etica e la morale nella società. Questo sì che potrebbe essere l'evento degli eventi, il vero 21 dicembre, che manifesterà i suoi riflessi anche verso le altre religioni, verso e nella società.
 
Ebbene, il 21 dicembre ordinario, l'uomo attenderà ciò che ora non arriverà.
 
Eppure non comprendo perché è sempre attratto dalla fine del mondo. Forse perché il singolo individuo pensa di essere immune, pensa che la fine del mondo riguarderà il vicino di casa, che magari odia, e non la propria persona.
 
Il 21 dicembre sarà un giorno qualunque che dimostrerà alla società intera la fine della ragione umana.

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