2 agosto 1980, non dimentichiamo
par Andrea Sironi
martedì 2 agosto 2011
Stazione di Bologna, 2 agosto 1980, ore 10.25, sala d’aspetto di 2ª classe, una bomba composta da una miscela di tritolo e T4 contenuta in una valigia abbandonata esplode, cambiando il destino di ottantacinque persone, uccise dall’arroganza del Potere.
Questa è la strage di Bologna, una strage di Stato, dai contorni torbidi. I tribunali condannarono in via definitiva, come diretti esecutori della strage, i tre neofascisti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, ma senza individuare con chiarezza i mandanti.
Una vergogna, che ancora oggi, in forme diverse, vuole eliminare dalla memoria del Paese quelle vittime. Vittime innocenti che vanno ricordate. Ricordare è un dovere, e lo è ancora di più quando, sia le “istituzioni” che “l’informazione” decidono che non è più il tempo di farlo.
Anche quest’anno – il secondo consecutivo – il Governo ha deciso di non mandare nessun proprio rappresentante alla commemorazione che si terrà martedì a Bologna. L’assenza dello Stato è un silenzio assordante che colpisce la coscienza, la dignità e la sete di giustizia dei familiari delle vittime.
Noi non dimentichiamo quella tragica vicenda, noi non dimentichiamo quel silenzio che il Potere impone, noi non dimentichiamo quelle vittime di Stato.
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“Il sonno della ragione genera mostri” – Francisco Goya