1 Maggio negozi aperti, bagarre tra CISL e CGIL

par Eduardo Parente - No censura, cose che molti fanno finta di non sapere
sabato 30 aprile 2011

Riformismo e ideologismo a confronto. Il 1 Maggio i negozi avranno la facolta' di restare aperti

In Italia non ci facciamo mancare proprio niente. In un periodo come questo in cui il vetriolo si spreca, l'ultima bagarre ideologica tra CISL e CGIL scoppia dopo la decisione del sindaco di Firenze - Matteo Renzi - di dare la possibilità ai negozianti del posto di tenere aperte le attività il giorno della festa dei lavoratori. 
 
Il segretario della CISL Raffaele Bonanni ha accettato di buon grado la decisione del primo cittadino di Firenze, dichiarando: "E' una decisione che dovrebbe essere presa luogo per luogo, da parte dei sindaci, con i sindacati e le imprese". Ma Susanna Camusso, leader della Cgil non la pensa cosi, definendo Renzi 'reo' di aver dissacrato la festa dei lavoratori.
 
L'assessore al commercio del comune di Milano - Giovanni Terzi - ha deciso di seguire la linea di Renzi affermando: "La mia vuole essere una decisione che consente la libertà ad ognuno di scegliere se aprire o meno il proprio pubblico esercizio. Faccio mie - ha sottolineato Terzi - le parole del vicepresidente vicario di Fipe Confcommercio, Aldo Cursano, che ha indicato la necessità di dare risposte concrete in questo periodo di difficile congiuntura economica. La Cgil - ha spiegato - ancora una volta ha perso l'occasione, il treno per dimostrare di essere una forza autenticamente riformista e vicina alle reali esigenze del mondo del lavoro. In un periodo così difficile per la nostra economia non è pensabile mettere in un angolo la giusta e sacrosanta libertà di aprire (o tenere chiuso) il proprio esercizio a fronte di uno stantio richiamo ideologico superato dalla realtà".
 
Anche a Roma la stessa linea di condotta: un'ordinanza del Campidoglio sancisce la facolta', a quei commercianti che lo volessero, di tenere aperti il giorno del 1 maggio. Si rafforzeranno, inoltre, i controlli contro l'abusivismo commerciale degli ambulanti.

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