Gaza: tutti o nessuno

par Doriana Goracci
giovedì 31 dicembre 2009


I partecipanti alla Gaza Freedom March rifiutano l’offerta egiziana di far entrare solo 100 persone a Gaza. Questo è il titolo del Comunicato Stampa arrivato dal Comitato Coordinatore della Gaza Freedom March e che invio in rete con richiesta di ampia diffusione. La resistenza consiste anche nel condividere e partecipare con chi vive in prima persona la lotta per la Libertà, in qualsiasi angolo di mondo, nel rifiuto, nel rompere il silenzio omertoso e complice, in nome della sicurezza che militarizza le nostre esistenze e ci vorrebbe abituare alla pace in guerra. Era il 17 gennaio 2009 quando scendemmo a migliaia a Roma per la Palestina: vi arrivi la Musica di strada che venne suonata nel corteo unito dall’amore per la giustizia e la verità.Si, Shalom.
 
La Libertà non striscia.
 
Dopo tre giorni di veglie e dimostrazioni al Cairo, il Comitato Coordinatore della Gaza Freedom March e molti contingenti (tra cui quello Francese, Scozzese, Canadese, SudAfricano, Svedese e dello Stato di New York, U.S.) hanno rifiutato l’offerta di Suzanne Mubarak di consentire solo a 100, dei 1.300 delegati, di entrare a Gaza.
 
“Rifiutiamo categoricamente l’offerta egiziana di un gesto simbolico. Rifiutiamo continuare a coprire l’assedio di Gaza. Il nostro gruppo continuerà a lavorare per consentire a tutti i 1.362 partecipanti alla Marcia di entrare a Gaza, come primo passo verso l’obiettivo finale che è quello di far cessare completamente l’assedio e liberare la Palestina” afferma Ziyaad Lunat, membro del Comitato Coordinatore della Marcia.
 
La Gaza Freedom March è stata organizzata per attirare l’attenzione sul primo anniversario dei 22 giorni di assalto israeliano, che ha ucciso più di 1.400 Palestinesi e ferito più di 5.000. Nonostante l’invasione sia tecnicamente terminata, gli effetti sulla popolazione sono solamente peggiorati negli ultimi 12 mesi. Non è consentito l’ingresso a Gaza al materiale da ricostruzione e più dell’80% degli abitanti di Gaza dipendono attualmente dalla beneficienza per mangiare.
 
I partecipanti alla Marcia avevano programmato di entrare a Gaza attraverso il valico egiziano di Rafah, il 27 dicembre, per unirsi a circa 50.000 Palestinesi residenti e marciare verso il valico di Erez in Israele per chiedere pacificamente la fine dell’assedio. Invece, il governo egiziano del Presidente Hosni Mubarak ha annunciato, solo qualche giorno prima che centinaia di delegate iniziassero ad arrivare al Cairo, che non avrebbero consentito alla Marcia di proseguire. Citando la tensione crescente ai confini. Quando i partecipanti alla marcia hanno dimostrato contro la decisione, il governo si è incrinato, utilizzando spesso poliziotti antisommossa pesantemente armati per circondare e intimidire i partecipanti alla Marcia non violenti. La decisione dell’Egitto di lasciar entrare solo 100 persone a Gaza dimostra che la motivazione della “sicurezza” è falsa.
 
Contatti:
Ann Wright, Egypt (19) 508-1493
Ziyaad Lunat, Egypt +20 191181340
Ehab Lotayef, Egypt +20 17 638 2628 (Arabic)

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