Per seguire quanto accade in Iran via Twitter

par gianluca_b
lunedì 15 giugno 2009

Il black out dell’informazione voluto dal governo iraniano ha una falla. Twitter potrebbe fare la differenza tra una repressione brutale e una seconda rivoluzione iraniana.

Cerco di ricapitolare qui quanto si sa della situazione in Iran fino ad ora, per chi conosce già la situazione saltate pure fino alla seconda parte dell’articolo per avere link ai twitter iraniani.

A due ore dalla chiusura dei seggi un comunicato stampa del governo dichiarava la vittoria di Amhedinejad con 8 milioni di voti in più rispetto alla risicata vittoria di 4 anni fa, quando i candidati riformisti erano stati esclusi dalle candidature.

I sondaggi nei giorni precendenti alle elezioni davano in vantaggio il leader riformatore Mousavi.

Impiegati del Ministero degli Interni Iraniano sono stati tenuti fuori dai loro uffici per tutta la giornata delle elezioni, mentre il Ministero era controllato dall’esercito.
Vari membri del governo hanno dichiarato, sotto anonimato, che i voti non sarebbero neppure stati contati.

Mousavi è stato tenuto per 2 giorni agli arresti domiciliari. Oltre 150 studenti sono stati durante la notte di ieri, mentre un centinaio di politici dell’opposizione risultano scomparsi, presi dai servizi segreti iraniani e con ogni probabilit infilati in qualche prigione.

Ieri la polizia e le squadracce della milizia paramilitare Ansar-e-Hezbollah hanno caricato studenti e protestanti per tutto il giorno.

Le troupe televisive straniere sono state fermate, telecamere sequestrate e alcuni giornalisti sono stati invitati a lasciare il paese.

I telefoni cellulari sono stati oscurati in tutto il paese. Le linee interrurbane sono state interrotte
.

Al momento l’unica fonte di informazione dall’Iran è Twitter. Con un incredibile supporto internazionale la comunità internazionale sta costantemente fornendo dei server a cui i manifestanti iraniani possono accedere per caricare foto e filmati.

Durante tutta la notte di ieri i campus universitari delle principali città iraniane sono stati tenuti sotto assedio, con molti feritti ed almeno un morto. Alcuni studenti sono riusciti a postare minuto per minuto per tutta la notte, barricati nei dormitori.

Oggi è prevista una manifestazione nazionale e uno sciopero è stato indetto per domani. Non è ancora chiaro se riusciranno ad organizzarsi e coordinarsi senza cellulari e linee interrurbane .

Mentre scrivo vengono segnalate milioni di persone che marciano in silenzio per le strade di Teheran.



L’unica cosa che si può fare al momento è mantenere alta l’attenzione internazionale.

L’equazione che gira n rete in queste ore è "tienammen+twitter= teheran", potrebbe di fatto fare la differenza tra una brutale repressione e una seconda rivoluzione.


Riporto qui una lista di twitter dall’iran in inglese:

http://andrewsullivan.theatlantic.c...

questo è un aggregatore

http://friendfeed.com/iran-primary-...

su questo sito è possibile monitorare tre parole chiave su twitter contemporaneamente:
http://monitter.com/#

questa è la tag usata da tutti i twitter che riguardano le elezioni in iran, al momento è la più seguita da tutta la comunità twitter: #iranelection


Invito tutti a seguire e spargere la voce su quanto sta accadendo.





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